Il progetto di luce nell'edilizia residenziale
La luce è un elemento essenziale per il benessere psicofisico delle persone e svolge un ruolo fondamentale nella progettazione degli spazi abitativi. Nella progettazione architettonica la corretta illuminazione domestica è cruciale per creare un ambiente accogliente e confortevole, in cui gli occupanti si sentano veramente “a casa”.
Pertanto, un progetto di illuminazione di successo deve tener conto dei bisogni e delle esigenze dei residenti, considerando anche le eventuali modifiche che potrebbero verificarsi nel tempo.
Nel contesto dell’illuminazione artificiale è importante combinare diversi livelli per ottenere un risultato ottimale. Questi livelli includono:
- Illuminazione ambientale: è la luce principale che illumina gli spazi in modo uniforme e neutro, garantendo un livello adeguato di luminosità;
- Illuminazione per compiti specifici (task lighting): è quella che fornisce un adeguato livello di illuminazione su una superficie di lavoro specifica, senza creare contrasti eccessivi con le aree circostanti. Un rapporto di contrasto di 3:1 rispetto all’illuminazione ambientale è generalmente considerato adeguato;
- Luce d’accento: è l'illuminazione che enfatizza il design, mettendo in risalto forme, texture e colori, al fine di creare interesse visivo nello spazio;
- Luce decorativa: è un elemento che integra l’illuminazione degli altri livelli e migliora anche l’estetica complessiva dello spazio attraverso lampade di design, applique o candelabri.
Con l’adeguato bilanciamento di questi livelli di illuminazione si crea un ambiente visivamente interessante e accogliente. È importante coordinare questi livelli in modo appropriato alle diverse aree della casa, al fine di creare uno spazio invitante ma funzionale, che consenta una transizione confortevole da una stanza all’altra. Gli abitanti devono anche essere accompagnati nel passaggio dalla giornata alla notte in modo continuo, tenendo sempre in considerazione l’efficienza energetica.
Nella progettazione dell’illuminazione artificiale ulteriori fattori chiave da considerare sono la temperatura del colore correlata (CCT) e l’indice di resa cromatica (CRI). La CCT indica se una sorgente luminosa fornisce una sensazione di “calore” (temperature del colore più basse, comprese tra 2000 e 4000 K) o di “freddo” (temperature del colore superiori a 5000 K). Il CRI valuta la capacità di una sorgente di riprodurre accuratamente i colori delle superfici, restituendo un valore da 0 a 100. Un CRI superiore a 90-95 indica una buona resa cromatica della sorgente luminosa.
Il compito dell'architetto è considerare attentamente questi parametri durante la progettazione dell’illuminazione. Ad esempio, nella progettazione di una cucina, è necessario creare un'armonia cromatica e di contrasto tra l’illuminazione ambientale e l’illuminazione specifica per le aree di lavoro, garantendo anche un buon CRI per valutare i prodotti alimentari e agevolare la preparazione dei pasti. Nella stanza da bagno l’illuminazione degli specchi deve evitare l’abbagliamento, fornendo una luce morbida che attenui le imperfezioni della pelle e un colore che faccia apparire il viso sano. Nella camera da letto l’attenzione deve essere rivolta all’atmosfera generale, creando un sistema flessibile che consideri l’illuminazione generale e quella specifica per la lettura con soluzioni tali da non disturbare l’altro occupante del letto.
L'uso di dimmer offre la possibilità di controllare diversi livelli di illuminazione in modo indipendente, consentendo alla stanza di adattarsi a diversi stati d'animo desiderati.